Formazione in adv, non solo prodotto

Per quanto riguarda le richieste più sentite da parte del mondo agenziale, i network sono concordi: la formazione è una necessità sempre più urgente secondo i dettaglianti. Quella di prodotto, ovviamente, attuata però nell’ottica di “garantire la migliore risposta con la massima personalizzazione”, riassume Paola Frigerio, direttore marketing e tour operator di Frigerio Viaggi (nella foto).

E soprattutto una formazione che permetta alle agenzie, ormai sempre più imprese a tutti gli effetti, di sapersi gestire al meglio: “È crescente la necessità di formazione sulla gestione del punto vendita, le tecniche commerciali e di comunicazione; senza dimenticare gli aspetti fiscali e legali che rappresentano la forte complessità di questo settore”, spiega Adriano Apicella, amminsitratore delegato di Welcome travel Group (già presidente di Welcome Travel Sud).

Tra i nuovi bisogni formativi dei punti vendita c’è anche quello di saper usare linguaggi innovativi, in grado di attirare i clienti: imparare l’uso dei social network in primis ma anche, ricorda Sergio Testi, d.g. Gattinoni Mondo di Vacanze, “saper presentare al cliente proposte qualitative anche nell’esposizione: la spesa di una vacanza va da 500 a 50mila euro e, quando si spendono certe cifre, ci si aspetta anche un servizio qualitativo”.

Travelbuy, invece, concentrerà la formazione per le proprie affiliate “su nuovi settori di operatività quasi sempre trascurati, come il business travel”, anticipa l’amministratore unico, Alfredo Vassalluzzo. L’importante, per le agenzie, è arrivare preparate alle nuove (e meno nuove) sfide del mercato, anche alla luce del cambio di ruolo dei dettaglianti nel processo di vendita.

O. D.

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