Anno d'oro per il Piemonte: un 2013 in crescita

Un buon 2013 quello chiuso turisticamente dal Piemonte.

La Regione, infatti, in controtendenza con il dato nazionale, ha registrato un segno positivo sia negli arrivi che nelle presenze (a +2,2 per cento sull'anno precedente). A garantire questo risultato "il buon andamento dei mercati internazionali, ma anche, e questo è motivo di orgoglio, una performance significativa del turismo domestico" ha annunciato l'assessore regionale al Turismo Alberto Cirio (nella foto) sciorinando i dati.

Gli arrivi totali superano quota 4,3 milioni, mentre le presenze salgono a 12,7 milioni: su questi, il mercato domestico segna un +4,8 per cento di pernottamenti e un +3,3 di arrivi. Per quanto riguarda i mercati esteri, la Germania si riconferma il primo bacino con 1,2 milioni di pernottamenti, ma una forte crescita hanno fatto registrare sua la Francia a +21 per cento sia gli Usa, con un +7. Boom di presenze dal mercato russo, a quota 110mila, con una crescita del 32 per cento anno su anno.

L'ottima performance è, inoltre, avvalorata dal raggiungimento di un obiettivo che si era dato l'assessore Cirio, cioè il prolungamento del soggiorno medio. Nel 2013 la durata media del soggiorno è stata di 3 notti, incentivata anche dall'ottima riuscita dei World Master Games, che hanno portato a Torino e in regione un'incremento dei pernottamenti a luglio del +4,5 per cento, ad agosto del +4,8 e a settembre del +8 per cento.

Fra i prodotti, si confermano trainanti Torino e Langhe e Roero, mentre un vero exploit ha fatto registrare la montagna, con un +12 per cento di presenze in inverno e un +7 in estate.

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