Anno record per la Spagna, ma il mercato italiano resta indietro

Un incremento di 5 punti percentuali rispetto all'anno precedente, aumenti a doppia cifra dal mercato russo e da quello dei Paesi nordici, con l'Italia unica eccezione negativa in un quadro all'insegna della piena ripresa.

Questo il bilancio dell'inbound spagnolo così come emerge dall'analisi degli undici mesi del 2013 effettuata da Frontur. Il maggiore bacino emissore per la Spagna rimane quello inglese, con 13,7 milioni di turisti da gennaio a novembre e un incremento di 4,6 punti percentuali rispetto al 2012.

Seguono i tedeschi, a quota 9,3 milioni e con un più 5,2 per cento, e i francesi a più 6,4 punti con 8,9 milioni di arrivi. La componente italiana ha fatto invece registrare un calo di 9,2 punti rispetto al 2012, per un totale di poco più di 3 milioni di arrivi.

La Spagna è, dunque, in procinto di chiudere un anno record, grazie anche al flusso crescente di viaggiatori che hanno rinunciato, ad esempio, alle vacanze egiziane a favore delle Canarie.

L'arcipelago è stato, infatti, la principale destinazione a novembre con un incremento di 17,9 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2012.

Oltre ai Paesi nordici - con 4,5 milioni di arrivi e un aumento del 17 per cento - il mercato emissore a maggiore crescita è il russo, a più 31 per cento rispetto agli undici mesi del 2012 con 1,5 milioni di viaggiatori.

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