Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il Club Med è ancora in rosso. L'azienda - che allo stato attuale è oggetto di un'interminabile battaglia tra l'Opa di Bonomi e quella del gruppo cinese Fosun - ha chiuso l'esercizio 2013-2014 con una perdita netta di 9 milioni di euro a causa, secondo quanto dichiarato dal gruppo turistico, di 'fattori speciali', tra cui 13 milioni di euro di costo per la chiusura di villaggi.
Le vendite nel periodo sono diminuite di 1,9 punti percentuali, a 1,38 miliardi di euro, mentre il totale clienti resta stabile a 1,23 milioni, grazie soprattutto allo sviluppo del gruppo nei bacini emergenti come la Cina.
Tra le altre motivazioni della flessione dei conti il gruppo annovera la riduzione di 2,1 punti percentuali della capacità accoglienza a livello mondiale, oltre a fattori più generali quali la crisi economica in Europa e i disordini geopolitici in Africa del Nord e Medioriente.
Per il prossimo anno, grazie anche alla diminuzione dei costi di chiusura villaggi, è invece previsto il ritorno a un risultato netto positivo.
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