Pellegrino, Msc: "Manca una politica nazionale per la portualità"

"È necessario avviare subito una politica a livello nazionale a sostegno della portualità italiana, che non può più arrendersi a logiche provincialistiche".

Non usa mezzi termini Domenico Pellegrino, managing director Msc Crociere (nella foto), intervenuto nella tavola rotonda organizzata a Civitavecchia durante la cerimonia di posa della prima pietra della Darsena Sant'Egidio.

"La presenza di una cabina di regia nazionale - aggiunge - eviterebbe la dispersione di risorse finanziarie, assegnandole a chi realmente
è in grado di affrontare le nuove sfide internazionali".

L'Italia, secondo Pellegrino, fatica ancora a dare il giusto peso al settore crocieristico, mentre invece "ogni nave può essere paragonata a un impianto industriale, capace di generare sul territorio valore aggiunto, ricchezza e occupazione per 365 giorni all’anno".

Le compagnie, prima di decidere itinerari e scali, guardano la funzionalità di un’area data, secondo Pellegrino, da tre fattori chiave: l’attrattività turistica della destinazione, il bacino d’utenza e l'accessibilità.

"E proprio su quest’ultimo punto - sottolinea - occorre lavorare per il porto di Civitavecchia, non nato certamente come porto crocieristico e quindi non ancora adeguatamente attrezzato e dotato di alcune infrastrutture fondamentali".

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana