Alitalia, piano pronto: resta l'incognita sui capitali

Un piano definito ‘serio e realistico’. Queste le parole che il cda di Alitalia ha usato per inquadrare il progetto di rilancio preparato dall’amministratore delegato Cramer Ball, e verificato dall’advisor Roland Berger. È quanto riporta una nota stampa diffusa ieri sera dalla compagnia aerea, a seguito della riunione dei vertici Az che si è svolta nel pomeriggio: il cda si è detto “in linea con gli obiettivi del piano stesso – prosegue il documento – aprendo al strada a una finale approvazione attesa per la prossima settimana”.

Il più sembrerebbe fatto, dunque, anche se le incognite ancora senza risposta non sono finite.

L'incognita del rifinanziamento
Il punto su cui i soci ora dovranno discutere sono le risorse da cui attingere per attuare questo piano ‘serio e realistico’: le settimane passano e la deadline di fine mese, termine entro cui la liquidità di cassa è data in esaurimento, si avvicina.

Il cda di ieri, stando a quanto riporta stamani Il Sole 24 Ore, sembra sia stato piuttosto vivace, con i soci, banche in primis, in disaccordo sulle risorse da iniettare nelle casse del vettore.

Il progetto richiederebbe circa 900 milioni di euro, ripartiti in 450 milioni immessi dai soci italiani e altrettanti immessi invece da Etihad. Queste cifre riguarderebbero, però, solo i capitali freschi, poiché altra parte del rifinanziamento dovrebbe derivare dalla conversione di crediti bancari preesistenti: 180 milioni derivanti dalle linee sbloccate dalle banche nei mesi passati e una possibile riconversione del bond da 300 milioni detenuto da Generali, che però sembra non intenda rischiare l’operazione.

Altro punto ancora in attesa di definizione, la nomina di Luigi Gubitosi a presidente operativo al posto di Luca Cordero di Montezemolo, con conferma attesa per i prossimi giorni.

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