Caos treni, l’ordinanza del Ministero lascia a terra i passeggeri

È caos per i treni ad Alta velocità dopo l’ordinanza con cui sabato 1 agosto il ministro della Salute Roberto Speranza ha voluto mantenere il distanziamento sui mezzi pubblici.

Le società ferroviarie, infatti, mancando una normativa chiara, avevano deciso di vendere tutti i posti disponibili e si sono trovate a far fronte alla nuova norma, che imponeva loro di ridurre del 50% i biglietti.

Solo Italo nella mattinata di ieri, 2 agosto, ha dovuto cancellare 8 treni della mattina e ridurre i posti sugli altri del pomeriggio, con un’operazione che ha impattato su 8.000 passeggeri a cui la società di sta attivando per rimborsare il mancato viaggio.

Trenitalia invece sta chiamando tutti i passeggeri per far decidere se rinunciare al viaggio e ottenere il rimborso o se modificare biglietto e itinerario.

Ma il caos si complica perché le Regioni del Nord Italia, Lombardia, Liguria, Piemonte, Friuli Venezia Giulia non vogliono accettare l’ordinanza ministeriale, e hanno deciso di consentire a livello regionale (e quindi anche per i treni regionali, oltre che per i mezzi pubblici) di viaggiare a pieno carico.

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