Concorrenza sleale. Lufthansa alza la voce dopo l'accordo Alitalia-Etihad

Ora è Lufthansa che alza la voce contro l’accordo Alitalia-Etihad.

Forse anche per conto di Air France-Klm, con la quale aveva inviato la lettera alla Ue perché vigilasse sullo strapotere dei vettori del Golfo, ma che ora resta dietro le quinte e in silenzio in virtù di quel 7 per cento nel capitale di Az.

Il gruppo tedesco sale sulle barricate parlando apertamente di “concorrenza sleale”, scrive oggi La Stampa, e “aggiramento delle regole Ue sui sussidi”. Per Lh esiste una sovracapacità dei Paesi del Goflo in Europa che mette a rischio le compagnie del Continente. In sostanza per il vettore tedesco la Ue deve intervenire e in qualche modo fermare l’intesa.

La mossa non è piaciuta al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, che ha risposto: “Non permetteremo a nessuno di usare l’Europa per limitare il libero mercato”. Da parte sua invece Siim Kallas, commissario ai Trasporti di Bruxelles, si è limitato a commentare: “Le regole sono chiare, Alitalia deve rimanere in mani europee”.

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