Il dio del turismo protegga crocieristi e tour operator (quelli bravi)

Il 2015 sarà l’(ennesimo) anno decisivo per il nostro settore.

Agenzie di viaggi e network, compagnie aeree e tour operator, catene alberghiere e compagnie di crociere: tutti, nessuno escluso, hanno pagato lo scotto di questi anni di crisi. L’intermediazione tradizionale perde quote di mercato, Olta e metasearch crescono a doppia cifra, conquistare il cliente è una battaglia. Ma quando la battaglia si fa dura, ecc. ecc.

Per questo mi appello al dio del turismo, affinché nel 2015 protegga due categorie tra tutte: crocieristi e tour operator. Soprattutto loro, perché è grazie a loro che le agenzie di viaggi (quelle brave) hanno resistito e vanno avanti.

A giorni saranno 3 anni dal naufragio della Concordia, eppure il mercato delle crociere ha ripreso di buona lena: Costa Crociere ha superato brillantemente la più grave crisi della sua storia, Msc si è consolidata come player internazionale, Royal Caribbean sta di nuovo investendo sull’Italia. Il prodotto si rinnova costantemente, trova nuove nicchie, estende la stagionalità a 12 mesi l’anno. Quindi in agenzia c’è sempre un cliente adatto a quella crociera, a quel prezzo, in quella data.

Club Med ha appena scelto dove andrà: non abbandonerà l’Europa, ma il suo futuro è orientale. Da noi, Alpitour e Best Tours, Eden Viaggi e Hotelplan, Settemari e Quality Group confermano l’intenzione di restare saldamente in Italia, consolidare le proprie relazioni con le agenzie, combattere per (ri)conquistare il cliente e portarlo in agenzia. Dove ci sarà sempre un banconista che consiglierà quel villaggio o quel tour, in quella destinazione, con quel tour operator.

Che il dio del turismo protegga crocieristi e tour operator. A condizione che siano quelli bravi.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana