Hilton, non solo luxury: in Sud Europa opportunità per il segmento medio

I brand fanno la differenza. Con 36 strutture alberghiere attive in Italia a inizio aprile, più 13 in pipeline registrate a fine 2023, Hilton riesce oggi a cogliere opportunità di crescita nel Belpaese dettate soprattutto dalla segmentazione delle identità di prodotto.

“Circa un terzo del nostro portfolio sono hotel da collezione - spiega a TTG Italia Alan Mantin (nella foto), vice president development Southern Europe Hilton -, formula grazie alla quale riusciamo a dialogare più facilmente con famiglie proprietarie di strutture fra loro molto diverse e decise a conservarne l’unicità”.

Se le grandi città sono riuscite così a colmare le lacune nel segmento luxury, e continueranno a implementarlo grazie all’abbondanza di immobili storici e alla propensione per formule di franchising o management anziché di alienazione, le maggiori prospettive sono riposte nel consolidamento del premium economy/midscale.

“I capoluoghi di regioni e provincia rappresentano un enorme bacino di espansione - aggiunge Mantin - tant’è che stiamo presidiando città come Torino, Bologna, Bari, per ora soprattutto con brand Garden Inn, Spark e Tapestry, ma anche la Liguria, la Puglia e la Sicilia dei resort. A differenza di Medioriente e Africa, l’intero Sud Europa beneficia oggi della forte domanda di strutture leisure extraurbane, in primis Grecia (2 aperture in arrivo a Creta) e Croazia (Curio Opatija in estate). Come prova la recente apertura del Conrad Chia Laguna Sardinia, il nuovo lusso è però un concetto di qualità duttile: non è legato solamente al top di gamma, ma all’individualità della struttura, alla molteplicità dei servizi, così come all’isolamento e alle piccole dimensioni”.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana