Retroscena crociereDa competitor ad ‘alleati’

La notizia c’è e potrebbe rappresentare un nuovo inizio anche nel comparto crocieristico: l’emergenza coronavirus, come avvenuto anche per le associazioni di categoria, ha finito per avvicinare i diversi attori presenti sul mercato, che si apprestano a fare quadrato e probabilmente a definire una strategia di ripartenza unica.

Quello delle crociere è un segmento che in passato ha prodotto ricavi sempre in crescita grazie anche a potenzialità ancora enormi da sfruttare specie sul mercato europeo.
Ma è anche un modo di viaggiare che prevede il trasporto sulla stessa nave di volumi importanti di persone; da qui la necessità di mettere a punto un protocollo particolarmente severo, che come ricordato dai principali player del settore, era già in epoca pre crisi molto più avanzato rispetto a quanto praticato da strutture alberghiere e attrazioni.

In attesa di una normativa comune
Ecco allora che le compagnie preferiscono spostare la data di ripartenza - per Costa Crociere e Msc Crociere si parla del 1 agosto salvo notizie dell’ultimo minuto, mentre Royal Carribbean già indica nella metà di settembre la ripresa del grosso della navigazione e Norwegian Cruise Line posticipa la ripartenza alla fine di settembre – in attesa di una normativa che sia certa e, si spera, comune a tutti. In questo senso, si ripone fiducia nella Clia, che potrebbe indicare un protocollo e una linea condivisi, sulla scorta di quanto già fatto per le crociere negli Stati Uniti sospese fino a metà settembre.

Verso il 2021
Intanto gli operatori, da Msc Crociere a Costa Crociere, fino a Ncl, preparano la ripartenza e giocano la carta inverno 2020-2021, ma soprattutto puntano dritti all’estate del prossimo anno.
“Riscontriamo numeri molto positivi per la stagione estiva 2021 – ha confermato il country manager di Msc, Leonardo Massa -. Non solo derivanti da quanti hanno riprogrammato la partenza, ma anche al netto di chi ha deciso di posticipare la crociera all’anno prossimo”.
Già dalla stagione invernale alle porte Msc ha in progetto di far ripartire 14 delle 17 navi in flotta, modificando gli itinerari ma comunque presidiando aree chiave come Mediterraneo, Emirati e Caraibi. “L’estate 2020 è ancora forzatamente in stand by – aggiunge il manager – e il nostro sforzo produttivo è proiettato in avanti, grazie anche alla riconferma di un piano industriale che vedrà nel 2021 il varo di due nuove unità, Virtuosa e Seashore. E che entro il 2027 porterà la flotta a 31 navi per un investimento complessivo di oltre 10,5 miliardi di euro”.

Le nuove regole
Il fatto poi che si navigherà a capienza ridotta potrebbe essere un vantaggio, consentendo agli ospiti di vivere un’esperienza ancor più appagante.
Teoria condivisa da un altro gigante del mare come Costa Crociere, che vede nella ripartenza a piccoli passi e proprio dai porti italiani la chiave per riprendere l’attività. Attività per ora  ferma fino fino al 31 luglio.
“Nonostante la situazione attuale di pausa delle nostre navi, i nostri ospiti più affezionati ci chiedono di poter tornare al più presto in crociera con noi. Questo si riflette anche nel trend delle prenotazioni e per il 2021 vediamo una tendenza positiva per il mercato italiano” sottolinea Carlo Schiavon, country manager Italia di Costa Crociere. Che come Massa parla di un 2021 in accelerata, una volta che le frontiere saranno riaperte e si saranno definiti i protocolli per operare in sicurezza, magari sotto l’egida della Clia.
E soprattutto seguendo per il mercato italiano una linea comune e condivisa fra competitor.
Forse è proprio questa la notizia che il comparto crociere stava aspettando, e che potrebbe contribuire a dare un nuovo ordine al mercato.

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