Caos Maldive, sale la protesta

Sale la tensione alle Maldive. A due giorni dal colpo di stato che ha provocato le dimissioni del presidente Mohamed Nasheed, la protesta si riaccende e varca i confini della capitale approdando anche su alcuni atolli. Una situazione che rischia quindi di mettere in difficoltà anche il turismo.

Secondo alcune fonti di stampa, la rivolta avrebbe coinvolto da ieri 4 atolli dell'arcipelago dell'Oceano Indiano. Il sindaco della capitale, Adam Manik, ha lanciato l'allarme, affermando che "ci potrebbero essere rischi per i turisti". I disordini sono avvenuti, in particolare, a Addu, l'atollo più meridionale dell'arcipelago delle Maldive e nell'isola di Thinadhoo, dove è stata presa di mira una stazione di polizia.

Il nuovo presidente Mohamed Whaleed, intanto, intervistato da Repubblica.it ha voluto rassicurare l'opinione pubblica sulla situazione del Paese spiegando che si tratta di una fase di transizione e che nel complesso non ci sono problemi nel Paese.

Secondo l'Unità di crisi della Farnesina, intanto, si ribadisce che "nella città di Malé si consiglia di prestare la massima attenzione evitando assembramenti. La situazione nei vari villaggi è sempre stata tranquilla, così come l’operatività dell’aeroporto della capitale, che non ha sinora subito interruzioni".

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