Thomas Cook in terreno negativo, perdite anche dai Giochi Olimpici

Sono ancora a segno meno i risultati di Thomas Cook per l'anno terminato il 30 settembre.

L'operatore registra, infatti, ulteriori perdite di 590 milioni di sterline per il periodo, durante il quale ha venduto asset per un valore complessivo di 103 milioni di sterline.

L'utile lordo registrato è stato pari a 2,1 miliardi di sterline, ma il profitto derivato da operazioni di base è stato inferiore del 49 per cento a 156 milioni di sterline, in linea con le aspettative ma aggravato dal forte rincaro del costo carburante.

Il t.o. ha inoltre evidenziato una perdita di 17 milioni di sterline sulla vendita dei pacchetti per i Giochi Olimpici, per i quali Thomas Cook era il partner preferenziale. Il profitto dalla vendita di questi pacchetti è stato di 9 milioni di sterline, ma la perdita di denaro è da imputare ai costi di marketing e delle licenze. Il responsabile della partnership del t.o. con London 2102, Stephen Vaughan, da allora ha lasciato l'azienda.

Nonostante queste perdite, il t.o. è ottimista sull'andamento dell'anno, grazie a una forte chiusura estiva e a un buon inizio della winter sui principali mercati, con prenotazioni anticipate in aumento e un incremento dei prezzi.

Intanto,  però, è incominciata una rivoluzione ai vertici: già sei membri senior dello staff dirigenziale hanno infatti annunciato che lasceranno l'operatore, in seguito alla nomina di Harriet Green quale nuovo amministratore delegato del Gruppo.

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