Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’Italia è il quinto Paese più costoso in Europa per viaggiare in traghetto e, con un rincaro del 10% dell’indice dei prezzi, è uno di quelli che, nel nostro continente, ha registrato l’incremento maggiore. Questo quanto sottolinea lo studio condotto da Vivanoda, una piattaforma web specializzata nella ricerca di biglietti per traghetti, pullman, treni e aerei.
Dall’analisi emerge come i collegamenti tra Italia e Malta e le rotte nazionali siano in media quelli con l’indice di prezzo più alto, mentre sono le rotte nazionali e quelle verso Tunisia, Marocco e Spagna a registrare i maggiori aumenti di prezzo nel corso dell’anno (tra il +3,9% e il +11%). La linea di traghetti da Santa Marina Salina a Rinella, sull’isola di Salina, è una delle più care in Italia mentre, all’opposto, le rotte che collegano Barcellona da Civitavecchia e Porto Torres sono le più economiche del Paese in relazione alla distanza percorsa.
A livello europeo, invece, le traversate in traghetto verso Tunisia, Lituania, Lettonia, Polonia e Svezia presentano l’indice di prezzo più basso mentre, al contrario, le traversate in traghetto verso la Turchia, il Regno Unito e il Marocco hanno gli indici di prezzo più elevati. I collegamenti tra Grecia e Turchia e quelli tra Marocco e Spagna sono in proporzione i più costosi in Europa e quelli tra Germania e Lituania o Lettonia sono i meno cari in relazione alla distanza percorsa. In linea di massima più la traversata è breve, più è costosa.