Nation Brands 2015: Italia in top ten, ma le imprese fanno fatica

L’Italia torna nella top ten dei brand nazionali, ma le imprese pagano ancora a caro prezzo la mancanza di competitività del Paese.

Lo racconta il Nation Brands 2015, la ricerca realizzata da Brand Finance e Financial Times. Il Paese rientra fra i primi 10 marchi nazione nello studio che prende in esame non solo l’andamento del prodotto interno lordo, ma il suo valore complessivo, composto anche dai beni tangibili, come monumenti, infrastrutture e così via e dei beni intangibili, che vanno dal capitale umano ai brevetti.

La Penisola si colloca al 9° posto della graduatoria, con un trend positivo già partito negli anni scorsi. Scalare le vette della top ten è, però, un altro discorso.

Secondo Massimo Pizzo, responsabile di Brand Finance per l’Italia, che commenta la ricerca per Affari & Finanza di Repubblica, a trascinare lo Stivale nella parte bassa della graduatoria sono l’organizzazione sociale deficitaria, l’insoddisfacente rapporto qualità-prezzo dei servizi, l’accesso all’imprenditoriali ostacolato dalla burocrazia.

“Le imprese italiane – dice Pizzo – per ottenere gli stessi risultati dei concorrenti stranieri, devono investire molto di più: è più difficile fare business e sono svalutate nella competizione”.

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