Il commento del direttore
Remo Vangelista
Massimo Di Perna affronta l’estate con il giusto piglio, consapevole che Aeroitalia è giunta al momento decisivo. Per restare sul mercato deve condurre in porto il periodo caldo e alzare l’asticella. Non basta più gestire solo tratte estive a buon riempimento.
Di Perna, cco di Aeroitalia, è un manager di esperienza nel trasporto aereo (in passato ha guidato anche la sede italiana di Vueling) e conosce bene il mondo low cost, “ma non siamo una low cost. Il nostro obiettivo per il 2025 è chiaro dobbiamo arrivare a trasportare 3,5 milioni di pax. Aeroitalia è una linea area redditizia sin dal primo giorno di volo”. Queste le sue dichiarazioni apparse sulla piattaforma di informazione Aeroweb.
Come si diceva poco sopra Di Perna non considera la sua compagnia una vera e propria low cost, “perché il nostro livello di costo non è così basso, ma rispetto a Ita, per esempio, abbiamo un’ottima base costi”.
Un nuovo approccio
Tra non molto il vettore cambierà il suo approccio commerciale. Di Perna ha infatti sottolineato come sia necessario allargare le vendite a una base ampia del trade, mantenendo le quote del b2c. Una necessità, se l’aerolinea vuole tenere ritmi di crescita ed aprire nuovi collegamenti. Gli accordi interline con alcune compagnie di livello come Air France, Klm e Delta vanno in questa direzione e soprattutto diventa indispensabile creare movimenti di traffico per tutto l’anno e non solo nei periodi di punta.
“Siamo un vettore di rete che offre connettività su Roma”, ha aggiunto il manager, che sta tentando in tutti i modi di sganciare Aeroitalia dalla filosofia del mercato che la vede come una low cost. Servono nuove rotte e una linea commerciale più ampia e aggressiva.
Remo Vangelista