Il commento del direttore
Remo Vangelista
Gli animali domestici che viaggiano in aereo devono essere considerati bagagli, pertanto in caso di smarrimento i proprietari dovranno essere risarciti dalle compagnie aeree secondo quanto previsto dalle policy dedicate. È quanto stabilisce una sentenza della Corte di Giustizia Ue.
Il pronunciamento giunge in risposta a un reclamo di un passeggero Iberia che nel 2019 ha perso traccia del suo cane, fuggito dal trasportino depositato in stiva durante un volo da Buenos Aires a Barcellona. Il viaggiatore, a cui il vettore ha versato un risarcimento di 5mila euro, ha chiesto una somma aggiuntiva per danni morali.
Secondo quanto scritto dai giudici Ue nella sentenza, “ai fini di un’operazione di trasporto aereo, un animale domestico rientra nel concetto di ‘bagaglio‘ e il risarcimento del danno derivante dalla sua perdita è soggetto al regime di responsabilità previsto per i bagagli”.
La Corte di Giustizia Ue, riporta Hosteltur, ha però respinto la richiesta di risarcimenti aggiuntivi per danni morali. Per richiedere un indennizzo superiore a quello previsto dalle policy sui bagagli per i giudici è necessaria una “dichiarazione speciale di valore” e occorre che “il vettore aereo sia d’accordo”.