Il commento del direttore
Remo Vangelista
I voli di Alitalia da e per New York sono salvi e con essi quella corposa fetta di incassi (il 15 per cento del totale per la compagnia) determinanti per il futuro del vettore in amministrazione controllata.
A determinare l’ancora di salvataggio di Az il giudice del Tribunale fallimentare della Grande Mela Sean Lane, che ha ammesso l’azienda al programma di protezione fallimentare del Chapter 15, l’equivalente del Chapter 11 ma per le società non statunitensi. Nella sostanza il provvedimento impedisce ai creditori di Alitalia di intentare azioni esecutive nei suoi confronti anche a fronte di debiti consistenti finché non verrà completata la ristrutturazione aziendale.
La domanda era stata presentata sul filo di lana qualche giorno fa quando, secondo quanto riportato da Corriere.it, mancavano probabilmente solo 24 ore alla possibile chiusura dei voli sull’aeroporto Jfk di New York. Qui Terminal One Group Association, società che gestisce lo scalo, aveva infatti minacciato l’espulsione del vettore mentre Broadband Centric Inc. era sul punto di smettere di fornire i servizi telefonici e internet.