Caso Primera Air, nessun rimborso per chi ha subito ritardi o cancellazioni

Dalla mezzanotte del primo ottobre Primera Air ha cessato le attività, ma “i passeggeri che hanno subito ritardi o cancellazioni non potranno più ottenere un rimborso”. Lo conferma Roberta Fichera, portavoce di Air Help, che in una nota spiega cosa devono sapere i pax che devono volare con la compagnia.

“I viaggiatori che sono rimasti a terra – dice Fichera -, possono ottenere un biglietto di ritorno se il volo faceva parte di un pacchetto viaggio assicurato, o possono affidarsi alle altre compagnie aeree che stanno proponendo offerte speciali per tutti i passeggeri coinvolti”.

Come ottenere rimborso
I passeggeri possono avere diritto a un rimborso se la prenotazione è avvenuta attraverso un’agenzia di viaggi o una compagnia aerea partner (in questi casi, il volo può essere assicurato e coperto a seconda delle assicurazioni di viaggio stipulate durante la prenotazione); o se è stata effettuata attraverso il vettore, scegliendo come opzione di pagamento la modalità con carta di credito. (Il pagamento può essere bloccato prima di essere accreditato alla compagnia aerea, ma per avvalersi di questa modalità di rimborso è necessario inviare un documento all’istituto bancario di riferimento che certifichi che il pagamento non è andato a buon fine).

“Purtroppo – conclude Fichera -, i passeggeri che hanno subito ritardi o cancellazione con Primera Air non potranno più avere un risarcimento, a meno che il loro volo non sia stato effettuato da un’altra compagnia aerea”.

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