Il commento del direttore
Remo Vangelista
"Le politiche Alitalia in Sicilia penalizzano anche i lavoratori del call center Alicos, sempre più precari". Lo sostiene la Filt Cgil che lancia un allarme sulle sorti di 33 dipendenti della struttura a Palermo le cui mansioni verranno soppresse in seguito alla chiusura e all'esternalizzazione dei servizi per i mercati di Spagna, Benelux, Austria, Germania e Svizzera. L'operazione è stata ufficializzata ai sindacati nei giorni scorsi. "I lavoratori - dice Barbara Apuzzo, della Filt - pagano ancora una volta la crisi di Alitalia. Questo ultimo fatto avviene peraltro in un contesto di enorme precarietà, con condizioni di lavoro e di retribuzione insostenibili e a carico di lavoratori con grande professionalità". I servizi saranno affidati a società che hanno sede in Argentina, Francia e Germania. Al riguardo del lavoro precario, la Filt denuncia "una invasione di lavoratori a progetto, pagati a cottimo, privati di molti diritti fondamentali, mentre ai lavoratori a tempo indeterminato - aggiunge Apuzzo - si cerca di negare la professionalità anche attraverso l'applicazione del contratto delle telecomunicazioni anzichè quello del trasporto aereo"