Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Una startup in fase di esplosione”. Non usa mezzi termini Alessandro Gandola, direttore business unit di Baobab, nel definire il successo di una formula che quest’anno, al giro di boa del quarto anno di attività sul mercato italiano, dovrebbe portare nelle casse del t.o. di casa Th Group un tesoretto vicino ai 90 milioni di euro di fatturato.
“Siamo un esempio virtuoso di quell’‘alternativa generalista’ che oggi sul mercato sta funzionando benissimo. Grazie al costante ampliamento dell’offerta, Baobab è oggi in grado di offrire quasi tutte le destinazioni mass market in un’ottica di ‘point to point’. Siamo il primo operatore sul mercato del packaging low cost, e l’obiettivo primario è quello di assicurare al cliente flessibilità e garanzia sui pacchetti venduti. Il segreto del successo consiste in una struttura snella, che massimizzi l’efficienza operativa proponendo una programmazione industrializzata: non facciamo tailor made, non siamo villaggisti, anche se ultimamente abbiamo introdotto una formula soft che prevede una speciale assistenza per la clientela italiana in due strutture a Sharm el Sheikh”.
Proprio dal Mar Rosso Baobab ricava le maggiori soddisfazioni: “Si tratta di una destinazione unica, che a oggi procura il 40% del nostro fatturato. Siamo identificati come partner privilegiato di easyJet e di Air Cairo. L’obiettivo comunque resta quello di ampliare costantemente la gamma dei prodotti in portfolio. Basti ricordare le ultime new entry con Dubai, Giordania, Saadiyat Island e Tunisia”.
Quella messa in atto da Gandola è una strategia in controtendenza rispetto a quella della maggior parte degli altri player sul mercato. “Puntiamo tutto sui volumi. Il valore medio pratica si è abbassato a causa dei prezzi competitivi del Mar Rosso e dell’anticipo delle prenotazioni, che sfruttano le offerte di advance booking. Per contro, l’inflazione tende a riequilibrare il prezzo finale; proprio per questo i margini non sono elevati, ma i volumi ci consentono di avere un buon ritorno sui costi fissi”.
E a chi gli fa presente che il trend attuale è sempre più indirizzato al target elevato, Gandola risponde con un sorriso: “Per quello abbiamo Markando, l’altro volto del tour operating di casa Th. Con l’arrivo del nuovo a.d. Alberto Peroglio Longhin sono stati effettuati importanti investimenti e, sotto la guida di Silvia Brunetti, ci sono tutte le premesse per arrivare in tempi brevi a un raddoppio di fatturato”.