Tsunami nel Pacifico
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Stanno arrivando in tutta l’area del Pacifico le onde di tsunami provocate dal forte sisma di magnitudo 8.8 che ha colpito la Kamchatka nel corso della nottata.

Un’allerta tsunami è stata diffusa in tutta l’area compresa fra Russia, Giappone, Guam, Hawaii e Alaska fino alle Galapagos, e le prime onde hanno già colpito le coste del Giappone, l’Alaska e le Hawaii.

Rientrata quasi ovunque l’allerta tsunami: Filippine, Giappone, Hawaii hanno ridotto il livello di pericolo ad avviso e stanno riprendendo i collegamenti aerei che erano stati interrotti così come la vita normale per abitanti e turisti.

È stato declassato da allerta ad avviso il livello di attenzione per lo tsunami alle Hawaii, con la ripresa delle attività e dei voli all’aeroporto internazionale di Honolulu.

Il governatore delle Hawaii Josh Green aveva infatti dichiarato lo stato d’emergenza: chiusi tutti i principali porti, l’aeroporto internazionale di Hilo a scopo precauzionale, cancellati tutti i voli da e per l’aeroporto Kahului di Maui, partenze scaglionate all’aeroporto internazionale di Honolulu, mentre i turisti a Kauai sono stati invitati a evitare la pittoresca Hanalei per consentire l’evacuazione delle persone presenti. A Maui, veicoli e attrezzature di emergenza sono stati posizionati lungo le autostrade.

La Hawaiian Airlines ha annunciato la ripresa dei collegamenti aerei, sospesi per l’allerta tsunami così come anche la sua gemellata Alaska Airlines. Le operazioni di Alaska Airlines riprenderanno in mattinata, ha comunicato Hawaiian Airlines. I passeggeri in viaggio da, per o all’interno delle Hawaii sono invitati a controllare lo stato del loro volo, ha affermato la compagnia aerea.

Le autorita’ della Polinesia francese hanno diramato un’allerta tsunami per l’arcipelago delle Isole Marchesi, affermando che onde alte fino a 2,2 metri potrebbero raggiungere le isole di Ua Huka, Nuku Hiva e Hiva Oa nella notte tra martedì e mercoledì.

Le prime onde dello tsunami sono arrivate sulle coste della California, con livelli d'acqua elevati a Crescent City, vicino al confine con l'Oregon (nord): secondo i dati del Servizio meteorologico nazionale, riporta la Cnn, è stata osservata un'onda di circa mezzo metro, e altre sono attese a breve. Nel resto della costa occidentale Usa è in vigore un avviso di tsunami.

La Colombia ha ordinato ai residenti di evacuare spiagge e zone costiere in due dipartimenti confinanti con il Pacifico: Chocò e Narino.

Il porto della prefettura giapponese di Miyagi, nel Giappone settentrionale, ha registrato onde fino a 1,30 metri, mentre secondo i dati del misuratore di livello dell'acqua a Nawiliwili, sulla costa di Kauai, alle Hawaii, le prime ondate superano di 30 centimetri la marea prevista. I meteorologi hanno affermato che le onde colpiranno le isole per diverse ore. Le previsioni iniziali prevedevano un'ondata di almeno un metro al di sopra del livello delle onde normali.

Onde di 5 metri vicino all’epicentro del sisma, della città russa di Severo-Kurilsk, situata nelle Isole Curili, nella parte orientale del Paese tra il Giappone e la penisola di Kamchatka.

Anche alle Galapagos come misura precauzionale è stata disposta l'evacuazione delle persone dalle spiagge, dai moli e da altre aree considerate a rischio.

La Farnesina monitora la situazione nell’Oceano Pacifico e invita, per qualsiasi segnalazione, a contattare l'Unità di Crisi al +39 06 36225.

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