easyJet: “Siamo in grado di resistere a qualsiasi crisi”

easyJet sostiene  di avere abbastanza liquidità di cassa per gestire quasi ogni possibile scenario si presenti. Come evidenziato da Preferente, la compagnia ha sottolineato che se fosse costretta a rimanere a terra per tre mesi avrebbe bisogno di circa 1,2 miliardi di sterline; nel caso in cui la situazione si protraesse per sei mesi, impiegherebbe circa 2miliardi 200 milioni; infine, se lo stop raggiungesse i nove mesi, si arriverebbe ai 3 miliardi.

Malgrado la sua forza, la direzione della compagnia aerea continuerà ad analizzare nuove opzioni di liquidità e finanziamento. "Si potrebbe chiedere un ulteriore supporto governativo, oltre ad apportare ulteriori cambiamenti operativi e organizzativi", spiegano dal quartier generale. Il ceo Johan Lundgren conferma che "EasyJet è ben posizionata per resistere a una lunga crisi. Rimaniamo comunque concentrati sulle mosse migliori da intraprendere per salvaguardare l’azienda  a lungo termine garantendoci di essere in buona posizione per riprendere i voli al termine della pandemia".

La low cost ha comunicato che chiuderà i primi sei mesi dell’anno finanziario (1 ottobre – 31 marzo)  con una perdita netta compresa tra 185 milioni e 205 milioni di sterline. Nello stesso periodo dell'anno precedente la perdita ammontava a 375 milioni.

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