Codice identificativo, l’attesa è finita: il turismo soddisfatto

Arrivano le prime reazioni del settore all’annuncio del ministro Gian Marco Centinaio dell’inserimento dell’obbligo del codice identificativo per le strutture ricettive nel Decreto crescita attraverso un emendamento.

Reazioni che hanno tutte un tono positivo.

“Il codice identificativo e l'iscrizione a una banca dati presso l'Agenzia delle Entrate per gli affitti brevi consentirà di evitare eventuali evasioni fiscali o elusioni – sottolinea l’Associazione Italiana Confindustria Alberghi in una nota -. In quest’ottica l’adozione di un codice identificativo unico sarà uno strumento di particolare importanza poiché consentirà di monitorare l’attività delle piattaforme digitali tutelando, tra l’altro, anche il cliente consumatore interessato ad un soggiorno presso un alloggio che non sia direttamente riconducibile all’offerta alberghiera”.

Soddisfatto è anche Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti. “È una misura importante che accogliamo con favore: si tratta di un passo rilevante per intercettare quella parte di abusivismo presente nel settore, nel rispetto delle migliaia di imprese del comparto ricettivo che operano da sempre nella legalità”.

Ovviamente, da parte di tutti arriva l’auspicio che i tempi di attivazione siano brevi. “Auspichiamo - dice il presidente di Assoturismo - che l’istituzione della banca dati per le locazioni brevi entri a regime quanto prima per porre finalmente fine a fenomeni di evasione fiscale e concorrenza sleale che danneggiano la gran parte degli operatori onesti”.

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