Liguria, inizia l'era della destagionalizzazione

“In questi anni c’è stato un salto di qualità che nessuno può più negare”. Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, commenta con queste parole i dati relativi allo scorso novembre che confermano la crescita, per il terzo mese consecutivo,  dell’inbound nella regione. Nel mese, come riporta Hotelmag, oltre 158mila turisti si sono registrati per almeno una notte nelle strutture alberghiere ed extralberghiere, il 7,51% in più rispetto allo stesso mese del 2018; i giorni complessivi di presenza invece sono stati oltre 385mila (+6,88%). Gli stranieri sono stati l’11,9% in più rispetto a novembre 2018, mentre le loro presenze sono aumentate addirittura di 20 punti percentuali.

Numeri contenuti in valore assoluto, essendo il mese di bassa stagione, ma che sono indicativi di come la regione riesca ad attrarre flussi turistici rilevanti anche in pieno inverno, e nonostante le avversità meteo.

“Da settembre l’aumento è costante – rileva secondo i giornali locali l’assessore al Turismo Gianno Berrino – e novembre si è chiuso a doppia cifra, nonostante sia stato il novembre più piovoso degli ultimi 70 anni. Inoltre crescono molto più gli stranieri degli italiani”.

Tutto frutto, secondo Toti, di una precisa linea d’azione della Liguria, che ha “ampliato la sua offerta, destagionalizzato il turismo e dimostrato di saper superare le difficoltà, anche grazie alle nostre campagne di promozione del territorio”.

Da giugno 2015 a giugno 2019 la regione ha registrato 6 milioni in più di presenze rispetto al quadriennio precedente.

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