La lezione di Four Seasons: "Ecco cosa serve per lavorare in un hotel di lusso"

La competenza pratica non basta. Per lavorare nell’hotellerie di lusso è necessario sapere offrire una guest experience unica anche a livello emotivo e social. Per questo motivo le soft skill diventano un fattore discrimante nel momento della selezione del personale. Lo ha spiegato il direttore generale del Four Seasons Hotel Milano Mauro Governato, intervenuto all’apertura del Master Turismo & Hospitality Management del Sole 24 Ore.

“Intelligenza emotiva, flessibilità mentale, creatività e attitudine all’innovazione sono le skill a cui guardiamo quando assumiamo delle persone, accanto alla capacità di cogliere sempre le necessità del cliente e di valorizzare il servizio che gli viene offerto”, ha precisato.

Offrire quality time
Perché in un segmento, quello dell’accoglienza, dove la competizione è elevata ciò che contraddistingue il servizio di una struttura rispetto a quello di un’altra è la capacità “di offrire ‘quality time’” e un servizio personalizzato. Un approccio che vale per ogni tipo di cliente, ancor di più per i millennials, per i quali va aggiunta la variabile dei social. “I millennials – ha spiegato Governato - spendono una quantità considerevole di tempo online, parlare di guest experience per loro si traduce anche nella capacità di essere disponibili e tempestivi anche attraverso i social, un canale di comunicazione sempre più importante”.

Questo apre spazi e occasioni di impiego anche a quanti non abbiano a che fare con l’albergatoria in sé, ma con il mondo del marketing e del commerciale. “Per gestire in modo idoneo le nostre attività di sales e marketing abbiamo avuto la necessità di dotarci di profili professionali adeguati, con persone che si occupano di comunicazione e gestione dei social a tempo pieno”, ha concluso.

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