Il commento del direttore
Remo Vangelista
Che ne dite di fare un tour nella fantomatica capitale Sukhumi dell’altrettanto fantomatico stato dell’Abkhazia? Oppure di visitare la piccola Repubblica del Nagorno-Karabakh, o ancora di ammirare le fortezze medievali dell’Ossezia del Sud?
A stilare la classifica dei 'dieci Paesi che non esistono (o quasi)' è il Touring Club, che ha elencato la top ten dei territori non riconosciuti dalle Nazioni Unite, ma che meriterebbero comunque una visita, se non altro per poterli segnare nel proprio taccuino da frequent flyer.
Si va da aree diversissime l’una dall’altra, da Taiwan (che un tempo era addirittura membro permanente del Consiglio di sicurezza e adesso ha uno status sui generis) a Niue e le isole Cook (liberi stati in associazione con la Nuova Zelanda) al Kosovo, contestato dalla Serbia ma riconosciuto da oltre cento Paesi, fino alla Transnistria e al Somaliland, che nessuno riconosce.
Al primo posto si piazza il Somaliland, la cui visita è però sconsigliata dal ministero degli Esteri. Segue la Transnistria, la Repubblica Repubblica Moldava di Pridniestrov che è uno stato indipendente de facto dal 1990, quando si separò unilateralmente dalla Moldavia.
Al terzo posto sale il Kosovo, una zona dei Balcani meridionali a maggioranza albanese che, fino all’indipendenza, era una regione autonoma della Serbia. Riconosciuto da un centinaio di Paesi tra cui l’Italia, il Kosovo è uno Stato di facto che avrebbe un buon potenziale turistico ma sconta la povertà di strutture alberghiere.
Tornando all’Ossezia del Sud, si tratta di una piccola repubblica indipendente del Caucaso che si è staccata dalla Georgia nel 2008. Invece l’Abkhazia è un territorio che si affaccia sul Mar Nero e che è indipendente da quando anch’esso si è staccato dalla Georgia, nel 1992. Si resta sempre nel Caucaso con il Nagorno-Karabakh, una regione a maggioranza armena ma reclamata dall’Azerbajan.
Sul sito del Touring Club la fotogallery di questi dieci Paesi misteriosi.