Booking.com: pace fatta con il Fisco italiano

Pace fatta. Booking.com pagherà all’Agenzia delle Entrate 94 milioni di euro, per la mancata applicazione dell’Iva sui servizi tra il 2013 e il 2022, chiudendo così un contenzioso tributario. La notizia, riportata dal Sole 24 Ore, è stata diffusa dalla Procura di Genova.

“In Booking.com - conferma la società in una nota - ci impegniamo a garantire di operare nel rispetto delle leggi in tutti i Paesi in cui siamo presenti. Ciò include la nostra diligenza nel pagamento di tutte le tasse applicate alle nostre attività. Oggi come in passato, riteniamo di essere in regola con le vigenti leggi italiane sull’Iva e possiamo confermare di aver aderito ad un accordo di reciproca soddisfazione con l’Agenzia delle Entrate per il periodo 2013-2021. Siamo quindi lieti di esser giunti a questa risoluzione e di poter continuare a concentrare tutti i nostri sforzi e la nostra attenzione per offrire servizi di massima qualità ai nostri clienti e partner in Italia”.

Reverse charge
Le indagini della Guardia di finanza di Chiavari avevano accertato che la società fatturava le sue prestazioni di intermediazione online in favore degli albergatori applicando indistintamente a tutti i clienti italiani il meccanismo del reverse charge.

Secondo tale sistema, l’imposta è dovuta dal committente, e non dal fornitore, ma solo se titolare di partita Iva. Booking.com ha però emesso fatture anche per gli affittacamere che ne erano privi. Il pagamento delle somme accertate come evase ha consentito a Booking.com di evitare che venisse eseguito un sequestro preventivo in sede penale.

Intanto, Booking.com per l’anno 2022 ha presentato la dichiarazione a fini Iva in Italia, per un’imposta pari ad oltre 19 milioni di euro.

La società ha inoltre adottato un modello organizzativo conforme all’impostazione del fisco italiano: se il cliente albergatore non fornisce partita Iva, o se fornisce alla società un numero di partita Iva non valido per l’Ue, Booking applicherà l’Iva al 22% sulla fattura e provvederà a compilare la dichiarazione Iva e al relativo pagamento dell’imposta in Italia.

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