Studio di settore: Fiavet incassa un successo per le adv

Agenzie viaggi
- 04/01/2013 14:09

Studio di settore: Fiavet incassa un successo per le adv

La Fiavet interviene sul nuovo studio di settore dedicato alle agenzie di viaggi e ottiene i primi successi in sede di Agenzia delle Entrate.

L'amministrazione finanziaria ha infatti accolto le richieste dell'associazione di adv e t.o. in particolare sull'aumento al 13 per cento dell’incidenza media delle quote non commissionabili nell'attività di intermediazione realizzata dalla vendita di pacchetti e servizi turistici organizzati dai tour operator.

Dal 2006, infatti, la quota definita nello studio di settore per i prodotti non commissionabili era ferma al 6,6 per cento, ma un'indagine svolta dalla Federazione ha dimostrato come, soprattutto dal 2011 in poi, ci sia stato un notevole aumento dell'incidenza di alcune voci delle pratiche che non risultano commissionabili e cioè non produttive di ricavi per l'attività di intermediazione.

Si tratta in particolare delle tasse aeroportuali e portuali, delle spese di apertura pratica, dei visti, dell’adeguamento carburante e dell'Iva sui servizi alberghieri italiani inclusi nel pacchetto. Fiavet ha allora richiesto che si adeguasse l'abbattimento forfettario applicato sull'ammontare del volume intermediato ad una nuova aliquota, calcolata sul 13 per cento.

Inoltre, su specifica richiesta di Fiavet, sono stati previsti dei coefficienti in diminuzione sia sulle cosiddette 'vendite al netto' sia sui costi di acquisto sostenuti per l’organizzazione di congressi, convegni ed eventi.

"Grazie a questo risultato – dice Fortunato Giovannoni (nella foto), presidente Fiavet nazionale -, le oltre 8 mila imprese di viaggi che applicano lo studio di settore vedranno stornata automaticamente dal volume di affari intermediato una percentuale superiore non produttiva di ricavi per effetto delle quote non commissionabili. Si è pertanto ottenuto uno studio di settore in grado di stimare con maggiore accuratezza i ricavi delle agenzie ai fini del calcolo delle imposte".