Bocca, Federalberghi: “Estate in ripresa, ma non per le città d’arte”

"Approfittiamo di questo momento per non andare solo al mare e fare un weekend nelle nostre magnifiche città d'arte. Cerchiamo di amare non solo la nazionale di calcio ma anche il nostro meraviglioso patrimonio".

A lanciare un appello a sostegno dei grandi centri d'arte della Penisola ancora senza turisti è stato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, in occasione della presentazione della ricerca "Valore albergo" e della nuova campagna di comunicazione per il mercato domestico realizzata su incarico della federazione dall’agenzia The Washing Machine Italia.

“Questa - ha detto Bocca - sarà l’estate degli italiani, perché sta crescendo in maniera esponenziale il numero di connazionali che programmano le vacanze nel nostro Paese”. Ma se i numeri del balneare di luglio e agosto “sono vicini ai livelli del 2019”, Bocca ha spiegato che le città d'arte soffrono ancora: "Si lavora con tassi di occupazione attorno al 20%. A Roma, nel mese di giugno, su 1.200 alberghi ne sono aperti 670: ciò significa che il 50% è chiuso".

A pesare, soprattutto l’assenza dei turisti internazionali, finora scoraggiati, secondo il rappresentante di Federalberghi, dalla confusione delle regole. “Tutti vogliono venire in Italia, ma è insostenibile che i tour operator americani chiamino noi per sapere se possono viaggiare e come possono farlo. Oggi finalmente c'è un pass europeo e sono quindi i vari uffici dell’Enit che devono comunicare come muoversi”.

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