L'accusa dagli Stati Uniti: "Sulla tassa manca chiarezza"

"Il vero problema è che manca chiarezza". Focalizza su questo punto il tema della tassa di soggiorno Alvaro Pisoni, titolare del t.o. statunitense Spirit Places. Una problematica legata all'incidenza differente della tassa a seconda della tipologia dell'hotel. ?Per noi operatori rischia di diventare quasi impossibile definire i prezzi del viaggio - mette in evidenza -. Non possiamo fare stime di costo su ogni piccolo albergo di ogni piccola città d'Italia e sapere che percentuale chiederà per la tassa di soggiorno". Pisoni poi torna sul tema dell'incidenza del rincaro e fa i conti sul mercato Usa: "Considerando che la media del soggiorno di un americano è di 14 giorni - spiega - si arriverà a spendere per il viaggio almeno 200 dollari in più rispetto ad adesso".

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