Destination marketing: il leisure meglio degli eventi

Sul fronte del destination marketing, l’industria del turismo leisure è stata molto più veloce di quella degli eventi a integrare i social media nelle strategie di promozione dei propri prodotti, servizi e brand.

Ora però, la diffusione di questi canali presso gli organizzatori di eventi, che ne fanno un uso professionale per creare e mantenere contatti di business, per postare foto e informazioni sugli eventi oppure per twittarne live i contenuti, sta gradualmente spingendo le destinazioni, i convention bureau e i centri congressi, a utilizzare le piattaforme social per promuoversi anche in ambito meeting & conference.

A fornire spunti pratici e strategici su come le destinazioni possono utilizzarli in maniera innovativa e mirata è un report di Marketing Challenges International, riportato da Event Report, che utilizza casi di successo per illustrare le innumerevoli possibilità offerte dal social destination marketing. Secondo il report, destinazioni e convention bureau utilizzano i social media con due obiettivi principali: promuoversi presso i potenziali clienti e aiutare gli organizzatori a promuovere i loro eventi presso i potenziali partecipanti.

Per farlo utilizzano in gran parte le piattaforme più diffuse, cioè Facebook, LinkedIn, Twitter e YouTube, sperimentando diversi modi per sfruttarle nel settore specifico.

Alcune destinazioni, come Barcellona, Berlino e la Svizzera, hanno profili su Twitter unicamente dedicati al mercato degli eventi; altre, come Vienna (ma anche le nostre Rimini e Firenze), hanno lanciato tramite i propri convention bureau applicazioni mobili specifiche per i meeting planner, attraverso le quali veicolano contenuti sulla destinazione e su sedi e servizi congressuali.

Ci sono strutture come il Sydney Convention & Exhibition Centre che sono presenti su LinkedIn per diffondere informazioni di business di interesse per gli operatori, mentre altre, come l’ExCel di Londra, che utilizzano l’account su LinkedIn per costruire gruppi di networking e relazioni con gli organizzatori di eventi.

Le pagine Facebook, invece, sono spesso utilizzate per veicolare contenuti più 'leggeri' e informazioni sulla destinazione dedicate ai delegati (come fa anche il Sicilia Convention Bureau con una pagina di contenuti e aggiornamenti su ciò che succede nell’isola).

In questa varietà di approcci, il report di Marketing Challenges International cita alcuni casi di utilizzo innovativo dei social media da parte dei convention bureau, soprattutto nordamericani. Per esempio, i bureau di Phoenix e Seattle offrono agli organizzatori di eventi un servizio di 'social concierge': attraverso hashtag creati per lo specifico congresso, twittano direttamente ai delegati le risposte su domande a proposito della destinazione, oppure aggiornamenti su eventi locali, ristoranti, intrattenimento.

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