Roma sulla cresta dell'onda: a ottobre arrivi a più 5 per cento

Il fascino della Città Eterna fa breccia tra i turisti internazionali anche nei mesi di spalla. È quanto rileva l'Osservatorio Comparto alberghiero Roma e provincia, che ha presentato i dati relativi al mese di ottobre.

Negli hotel della Capitale e nelle strutture della provincia gli arrivi complessivi sono stati 1,3 milioni, a più 5 per cento rispetto allo stesso mese del 2012.

Le presenze sono invece aumentate di 4,5 punti percentuali, salendo a 2,9 milioni.

Dall'estero gli arrivi sono aumentati di quasi 5 punti (4,98 per cento), a quota 810.961 ma, al contrario di altre destinazioni che hanno visto una frenata della componente italiana, per Roma gli arrivi dei nostri connazionali a ottobre sono saliti ancora di più, riportando una progressione del 5,2 per cento.

A Roma il tasso di internazionalizzazione della domanda turistica risulta pari al 72,9 per cento. Se la componente europea ha fatto registrare un aumento di arrivi del 3,8 per cento, il primato nella classifica delle presenze straniere spetta sempre ai visitatori americani, seguiti dai tedeschi e dai britannici.

La domanda proveniente dal Nord America ha riportato un incremento di quasi 4 punti percentuali, ma a crescere di più (più 18,1 per cento) sono gli arrivi dei turisti che giungono dal Centro e dal Sud America. In aumento anche i visitatori dei Paesi del Sud-Est asiatico.

Un trend incoraggiante, dunque, anche se le difficoltà non mancano: "Roma - commenta il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli - ha un problema comune a tutto il Paese, ovvero l'essere poco competitiva in quanto gravano sulle imprese turistiche tasse su servizi, immobili, lavoro, che in altri Paesi non ci sono. Questo - aggiunge - ci mette in difficoltà, anche se abbiamo comunque il 'brand Roma' molto importante e molto forte che riesce a compensare".

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