Federturismo: "Nuovi danni dalla nube, ma il Governo latita"

Torna la nube vulcanica e con essa i costi che gli operatori turistici si trovano a sostenere, spesso in luogo delle istituzioni pubbliche, per assistere i turisti bloccati dal fermo dei voli. "Ai 30 milioni di euro di danno immediato - spiega in una nota Federturismo Confindustria -, subito e documentato dai nostri tour operator e agenzie di viaggi come conseguenza della crisi di aprile, si aggiungono i nuovi oneri di queste ore. L'Italia sembra molto solerte nell'adottare le cautele del caso, il che è certamente giusto se questo corrisponde davvero alle esigenze di sicurezza". Federturismo esprime apprezzamento per le iniziative del Commissario Ue Antonio Tajani, che ha chiamato a raccolta i ministri del turismo, "ma non possiamo non esprimere sconcerto - prosegue - per il totale silenzio del Governo, che, dopo aver ripetuto fino alla noia di voler fare del turismo un traino fondamentale dello sviluppo, lascia che costi ed oneri per funzioni di assistenza dovuti all'emergenza cadano sulle spalle delle imprese turistiche, già messe in gravi difficoltà dalla crisi economica". Federturismo ricorda che ad un mese di distanza dagli eventi e all'indomani della nuova emergenza "le imprese non sono state ancora chiamate a nessun tavolo di consultazione con il Governo, come avvenuto negli altri paesi esposti alle conseguenze del blocco. Ripagare l'industria turistica dei costi che essa sostiene per intero e da sola, non sarebbe solo un segno concreto, per una volta, di attenzione vera al turismo come fonte di sviluppo, ma un elementare atto di equità".

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana