Air France-Klm vuole Ita Sfida aperta a Lufthansa

Ritorno di fiamma franco olandese verso il trasporto aereo italiano? Sembrano orientarsi in questa direzione i rumors che hanno iniziato a circolare nelle ultime ore dopo l’incontro che avrebbe avuto per protagonisti il ceo di Air France-Klm Benjamin Smith e il presidente di Ita Airways Alfredo Altavilla. I due avrebbero avuto un primo approccio nel corso del recente vertice delle compagnie che fanno parte di SkyTeam a cui avrebbe fatto seguito una ‘missione’ del manager d’oltralpe a Roma: obiettivo entrare in diretta competizione con l’altro soggetto attualmente in dialogo con Ita, vale a dire Lufthansa.

Le ipotesi
Secondo quanto riportato da Corriere.it, l’iniziativa di Air France-Klm arriverebbe sotto la regia di Delta, che ha a lungo corteggiato la ex Alitalia e che non ha mai fatto mistero della volontà di aprire un fronte italiano per allargare il raggio d’azione varato con la joint venture transatlantica di cui fanno parte il gruppo franco olandese, appunto, e Virgin Atlantic. In questo scenario Air France sarebbe quella ad avere il maggiore interesse nel contrastare Lufthansa per mantenere e rafforzare le quote di mercato in Italia, mentre all’opposto al momento Klm avrebbe dimostrato un certo scetticismo.

I tempi
Bocche cucite per ora su quali sarebbero le reali intenzioni, inteso come eventuale investimento nell’azionariato di Ita Airways oppure se si punti, almeno in prima battuta, a una partnership commerciale come richiesto finora anche da Lufthansa (sul modello della proposta precedentemente fatta ad Alitalia). Sui tempi per l’avvio della collaborazione Smith punterebbe invece a non iniziare prima del 2023, mentre Altavilla nelle corse settimane aveva detto di volere concludere entro la fine del prossimo anno. Altro nodo da sciogliere in questa ipotesi di scenario sarebbe il ruolo di Ita Airways nella joint venture transatlantica, il cui ingresso eventuale potrebbe incontrare l’opposizione da parte degli attuali membri.

Quello che è certo è che il management di Ita sembra avere messo il piede sull’acceleratore per aprire diversi fronti in termini di partnership internazionali per avviare il percorso che in una seconda fase porti all’ingresso in un grande gruppo senza perdere la proprio identità.

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