Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il primo a lanciare l’allarme è stato Ota Viaggi, che tramite il direttore commerciale Massimo Diana, ha messo in guardia il comparto dal rischio che le strutture italiane si concentrino troppo sui player stranieri.
Una presa di posizione condivisa, almeno in parte, anche da Stefano Brunetti, amministratore unico di Futura Vacanze. “E’ vero che c’è questo rischio, soprattutto per quanto riguarda le strutture ricettive generaliste, che nell’ultimo periodo hanno aumentato i prezzi”.
Ecco perché l’operatore prosegue nella sua strategia di strutture in esclusiva, “in modo da avere il controllo dei prezzi: la vera sfida è mantenere competitività e continuità di prodotto anche quando l’euforia sull’Italia sarà passata, per questo manterremo una quota di incoming non superiore al 20 per cento”.
In quest’ottica Futura Vacanze, che chiuderà l’anno con un più 30 per cento di fatturato, lancia il primo prodotto neve per la stagione invernale. Ma in arrivo, anticipa il manager, ci sono anche “tre o quattro nuovi Club per la prossima estate”.