Il commento del direttore
Remo Vangelista
Medio Oriente, Giappone, Nord America e le principali capitali europee. Queste le piazze al centro della strategia di crescita di Mandarin Oriental Hotel Group. Il Gruppo, da un anno guidato dal group chief executive, Laurent Kleitman, alza il velo sui piani di espansione, che hanno come obiettivo quello di raddoppiare il portfolio (attualmente composto da 28 hotel e resort, oltre a 18 residence in fase di sviluppo) nei prossimi dieci anni, concentrandosi anche sulla creazione di hub di destinazione per consentire di esplorare diverse regioni del Gruppo, come Zurigo, Ginevra e Lucerna, Milano e Como, Abu Dhabi e Dubai.
Tra le ultime novità, annunciate di recente, un trio di boutique hotel in Giappone, a Setouchi; il restauro e il rebranding dell’Hotel Gellért, storica proprietà di Budapest con le sue terme; un complesso di dieci ville a Roma, ospitate in storiche strutture del XIX secolo; un resort con residenze private situato sulla costa meridionale di Bali, nella penisola di Bukit; e un resort sulla Riviera Maya del Messico.
Innovazione, food e wellness
Continua inoltre l’impegno sul fronte dell’innovazione. Il prossimo anno Mandarin lancerà una nuova app, progettata per agevolare l’esperienza di soggiorno degli ospiti, migliorando la gestione dei dati e la loro privacy, consentendo loro di rimanere in contatto in modo efficiente e discreto con il team dell’hotel.
Novità anche sul fronte dell’offerta food e wellness. Mandarin Oriental porterà le sue pasticcerie negli hotel in tutto il mondo, fornendo un’offerta dolciaria sofisticata ed elegante; e lancerà un nuovo concetto di Wellness 2.0, un servizio olistico potenziato che combinerà elementi fisici, spirituali e medici.