Sentenza Corte Ue sul demanio marittimo, le ragioni dei balneari

Sold out al convegno degli imprenditori balneari, riuniti a TTG Incontri per fare luce sulle spinose questioni che interessano un segmento importante per il turismo nazionale. Una giornata molto attesa, che ha portato a Rimini Fiera centinaia di professionisti della balneazione.

Al centro della discussione, la sentenza della Corte di Giustizia Ue sul demanio marittimo, che ha bocciato il rinnovo automatico concesso dal Governo italiano sino al 2020, stabilendo che il rilascio delle autorizzazioni per lo sfruttamento economico del demanio deve essere soggetto alle aste. “Abbiamo creato qualcosa di unico in Europa, che non deve essere svenduto malamente - ha esordito Vincenzo Lardinelli, presidente Fiba -. Troppe volte si è parlato di una soluzione a un problema, che, ora, dobbiamo necessariamente portare verso un nuovo corso e con norme basate sulla ragionevolezza”.

La svolta è ormai inevitabile, e anche le parole di Antonio Capacchione evidenziano il concetto: “L’appuntamento di Rimini, per molti anni, è stato un momento di festa - ricorda il presidente del Sib - Sindacato Italiano Balneari -. Venivamo qui per incontrarci e per acquistare attrezzature per gli stabilimenti, perché non avevamo preoccupazioni”.

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