Quando si perde l'occasione

L’occasione è ormai scivolata via. Poteva essere il momento giusto, ma ancora una volta si è deciso di andare in ordine sparso. L’ennesimo errore. Questa volta, però, destinato purtroppo a pesare anche in futuro.

Le associazioni di categoria dell’industria turistica (molti rifiutano anche la parola industria...) non sono state capaci di fare squadra. Non era semplice, ma dovevano almeno provarci. Invece, malgrado qualche buon proposito, abbiamo assistito al solito valzer di parole e comunicati che nelle ultime settimane hanno puntato dritto al Governo. Quel Governo dove si è cercato di accreditarsi in mondo singolare. Cercando canali a volte impossibili e provando a fare politica. La stessa politica che ha continuato a considerare il comparto come un qualcosa di slegato, qualcosa capace di urlare e protestare a giorni alterni, tra riunioni e comunicati che non arrivano mai.

Questo mentre la base (e non si offenda nessuno) scalpitava, forse  senza capire, perché sembrava e sembra così difficile comprendere che non bastano due mesi di mare Italia e di tanti appartamenti in affitto per tenere alzata la serranda.

Le associazioni di categoria dovevano e potevano cogliere il momento per dare un’immagine forte e strutturata del settore. E invece siamo rimasti fermi al giardino di casa e all’ennesima manifestazione di piazza. Giusta, perché siamo a settembre e non si muove foglia, salvo qualche apertura timida.

Però dalle associazioni ci si attendeva qualcosa di diverso in questi due anni tutti in salita. Magari la voglia di abbandonare certo protagonismo e provare a fare gruppo.

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