Osservatorio Polimi:
il travel cresce ancora,
ma non a doppia cifra

L’onda lunga generata dal grande exploit del 2024 va via via scemando. Quest’anno il mercato dei viaggi in Italia è cresciuto sì, ma a tassi più contenuti rispetto al passato: tra l’1 e il 7% a seconda del comparto. È una delle conclusioni cui è giunto lo studio dell’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano, presentato a TTG Travel Experience. Il comparto trasporti, ad esempio, ha raggiunto la quota di 27,6 miliardi di euro, a più 5% rispetto al 2024, confermando la crescita, ma a una sola cifra dopo l’exploit del biennio precedente. In questo ambito il settore aereo registra un incremento di 5 punti percentuali, ma non è più l’unico motore del settore: crescono anche i trasporti via terra (+4%) e il noleggio auto (+7%).

L’eCommerce dei trasporti si stabilizza su valori elevati raggiungendo i 19,3 miliardi di euro, pari al 70% del mercato. In questo segmento prevalgono nettamente le prenotazioni dirette (85%), soprattutto per il comparto aereo.

“Dopo anni di crescita eccezionale il mercato dei trasporti si assesta su un trend più contenuto - ha sottolineato Federica Russo, ricercatrice senior dell’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano - con un incremento del 5% che segna il ritorno a una dinamica fisiologica dopo i picchi post-pandemici, guidati da una crescita incontrollata delle tariffe. Sul fronte digitale l’eCommerce si conferma la modalità di acquisto prevalente e ormai strutturale, con una penetrazione stabile al 70%, ben superiore al periodo pre-pandemico e segno di un cambiamento irreversibile nelle abitudini di prenotazione dei viaggiatori”.

Hospitality a segno grazie all’aumento dell’adr

Più lieve l’incremento registrato dal mercato dell’ospitalità, che in Italia raggiunge i 38,2 miliardi di euro (+1% sul 2024). L’andamento piatto del mercato è frutto di una dinamica di prezzi ancora in crescita con una domanda in lieve contrazione, complice la diminuzione dei flussi provenienti da alcuni mercati storicamente rilevanti come la Germania. Rallenta l’extralberghiero, che razionalizza l’offerta, mentre l’open air resta stabile.

“Quest’anno non è tanto l’online a trainare il ricettivo - ha spiegato Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano -, quanto piuttosto l’aumento dei prezzi, che ha sostenuto la crescita del settore pur in presenza di una domanda in lieve contrazione. L’eCommerce resta comunque centrale, con un’incidenza ormai strutturale sul mercato, ma la sua crescita si è allineata a quella complessiva, segnalando che siamo entrati in una fase di maturità: non più boom, bensì consolidamento dei modelli digitali e maggiore attenzione all’equilibrio tra canali online e offline”.

Tassi superiori al ricettivo sono quelli registrati dal turismo organizzato, grazie in particolare alla componente outgoing e a una primavera ricca di ponti. Il comparto, che include le componenti agenzie, tour operator e crociere, si assesta tra i 6,2 e i 6,5 miliardi di euro, a più 5% sul 2024. La crescita è guidata in particolare dai tour operator, il cui business registra un incremento di 7 punti percentuali sul 2024, mentre le agenzie di viaggi portano a bilancio un +4%.

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