Lavoratori Alitalia,
partite le lettere
di licenziamento

Sono partite le lettere di licenziamento per i circa 2mila ex dipendenti Alitalia in cassa integrazione. In amministrazione straordinaria da ieri, Alitalia Sai ha infatti avviato la procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori dell’ex compagnia di bandiera.

Vano il tentativo dei sindacati di chiedere un’ulteriore proroga della Cigs, in scadenza a fine ottobre. La richiesta è stata respinta dal Ministero del Lavoro, che, si apprende dalle colonne de Il Sole 24 Ore, ha proposto in alternativa l’utilizzo delle risorse del Fondo di settore (Fsta) per estendere la durata dalla Naspi (indennità di disoccupazione) oltre i due anni previsti da legge.

La posizione dei sindacati

In un comunicato congiunto Filt Ggil, Fit Cisl, Uilt e Ugl hanno manifestato il loro dissenso, chiedendo la sospensione dell’invio delle lettere di licenziamento. “Si vanificano le speranze di questi lavoratori di essere reintegrati presso le aziende del settore così da valorizzare le professionalità acquisite durante gli anni alle dipendenze di Alitalia - hanno scritto nella nota -. Riteniamo sbagliato il tempismo, tenuto conto che è previsto un confronto al Ministero del Lavoro giovedì prossimo e chiediamo a gran voce di sospendere e ripensare all’invio di queste lettere di licenziamento”.

“Contestualmente - hanno continuato le sigle sindacali - chiediamo una profonda riflessione sulle richieste sindacali alle istituzioni competenti, anche considerando, come abbiamo sempre sostenuto, che lo strumento della Cigs è necessario per gestire un dramma sociale di queste dimensioni”.

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