Air Dolomiti e il nuovo modello che passa da Firenze

Tre aerei per ripartire e una nuova strategia. Air Dolomiti si prepara al ritorno in pista e il suo ceo Joerg Eberhart cerca di definire le linee guida che saranno la base per il futuro della compagnia all’interno del Gruppo Lufthansa.

“Pensiamo a un nuovo modello – dice in un’intervista rilasciata a Corriere.it -. Non solo feederaggio verso gli hub di Lufthansa, ma anche voli punto a punto”. Gli effetti della pandemia si sono fatti sentire e la situazione di cassa delle prime settimane ha anche fatto temere per il peggio. Poi è arrivata l’iniezione di liquidità dalla casa madre e la garanzia di un prestito anche dallo Stato italiano, tanto che ora si può tirare un sospiro di sollevo per circa sei mesi.

Ma il mercato deve ripartire. Air Dolomiti lo farà con quattro rotte domestiche da Firenze e soprattutto con la fiducia dei “segnali positivi che si vedono da luglio”, aggiunge Eberhart, mentre giugno è ancora incerto. Nel anuovo corso Firenze avrà un ruolo chiave: “Vogliamo diventare il vettore principale a Firenze, grazie anche al nuovo centro di manutenzione e agli ottimi rapporti con Toscana Aeroporti. Lo scalo fiorentino è perfetto per i nostri Embraer e nei prossimi 2-3 anni vogliamo sperimentare molto, vogliamo creare opportunità di mercato”. Non solo voli domestici, però, ma anche collegamenti internazionali. Prima però serve la fiducia dei passeggeri; e regole certe a livello europeo.

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