Il commento del direttore
Remo Vangelista
La capitale di Francia resta la principale porta turistica di ingresso al Paese, e continua a riscuotere ampi consensi, tanto che il 97 per cento dei visitatori si dice deciso a ritornare. Malgrado ciò, la città necessità di più ampie azioni promozionali e di un ricettivo più consistente. È quanto afferma Paul Roll, direttore generale dell'Ufficio del turismo e dei congressi della città, puntualizzando che i progetti per l'ampliamento della ricettività riguardano soprattutto gli hotel di oltre cento camere. "Una capacità che oggi è ancora carente ma che ci può invece essere utile per attirare i gruppi incentive", dice. La città, che ha in parte sofferto per la crisi internazionale, non ha al momento riscontrato variazioni significative sul fronte del business travel, un segmento che come spiega Roll, è oggi fonte del 5 per cento dell'attività turistica parigina. Roll specifica inoltre che attualmetne il movimento turistico sulla Ville Lumière è costituito per il 40 per cento dal traffico domestico e per la restante parte da viaggiatori stranieri. "Secondo le stime dell'Omt - conclude - gli arrivi stranieri a Parigi dovrebbero raddoppiare entro il 2020".