Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un portafoglio che conta sette hotel e cinque residence, un ambizioso progetto di sviluppo e continui investimenti in ristrutturazioni e servizi. Il gruppo Piazza Hotels prosegue la sua corsa, incoraggiato dai risultati del 2024. “Un anno molto positivo - lo definisce Antonio Bianchi, Corporate Director & Business Development -, durante il quale abbiamo registrato 32 milioni di fatturato e un ebitda di 3,5 milioni”.
Gli ingressi del 2024
Risultati su cui hanno influito tre novità: la gestione, per il primo anno, del Bellevue Sardinia Resort affiliated by Meliá, la riapertura dell’hotel di Bologna con il brand Hilton Garden Inn e la new entry a cinque stelle Grand Hotel di Parma | UNA Esperienze. “Entrare nei circuiti internazionali dei gruppi alberghieri ha avuto come inevitabile effetto un notevole rimbalzo in termini di clientela internazionale - spiega Bianchi -, con un exploit di spagnoli in Sardegna e un tasso dell’80% di clientela straniera all’Hilton Garden Inn Bologna North, riaperto dopo un articolato piano di restyling a inizio 2024”.
Il progetto per il Savoia di Rimini
Restyling a cui è sottoposta, quest’anno, anche un’altra struttura del gruppo: il 4 stelle Savoia Hotel di Rimini. “Stiamo quasi raddoppiando l’area destinata alla Spa, che passerà da 500 a 900 mq - anticipa Bianchi - e inoltre abbiamo rilevato anche la galleria commerciale incastonata nell’hotel, che riapriremo con quattro punti ristorativi a gestione diretta. Il nuovo Hotel Savoia avrà, dunque, 117 camere, cinque ristoranti e una Spa di 900 mq”. La riapertura è prevista per ottobre e l’investimento sarà di circa 3,5 milioni di euro.
Ma le novità di Piazza Hotels non finiscono qui: “Abbiamo anche una new entry a Modena - sottolinea Bianchi -, un hotel prettamente commerciale di 90 camere che riaprirà a ottobre con un nuovo proprietario - noi - e un articolato programma di restyling progressivo, come per il Savoia”. Già contrattualizzata, infine, una seconda apertura a Parma nel 2026: l’Hotel San Marco.
Intanto Bianchi fa i conti a parità di perimetro, e le prospettive sono incoraggianti: “Il 2025 on the books è superiore al 2024 di 1-2 punti di fatturato e non abbiamo problemi di last minute, almeno non su Rimini o Sassari. Anche la componente internazionale di clientela sta reggendo bene. Un particolare di non poco conto se pensiamo che, oltre al Meliá e all’Hilton, anche al Grand Hotel di Parma la clientela è prettamente internazionale - oltre il 70% sul totale -, con il range di americani che tocca quasi il 20%”.
Investire, dunque, è la tattica vincente: “Il mercato - conclude Bianchi - si trova, ma bisogna dargli qualità e servizi. Abbiamo riposizionato le strutture e investito molto e i clienti lo percepiscono, per cui sono anche disposti a pagare di più a fronte di un miglioramento dell’esperienza di soggiorno”.