Testo unico del sistema turistico in Toscana, tutte le novità

La Regione Toscana ha introdotto il “Testo unico del sistema turistico regionale”, sostituendo il precedente testo. Tra le novità: la divisione del territorio toscano in 28 Ambiti turistici di destinazione; il prodotto turistico omogeneo; l’ampliamento delle attività degli alberghi per i non alloggiati; la rivisitazione della disciplina degli alberghi diffusi; l’introduzione di nuove tipologie di strutture ricettive, quali i condhotel e i marina resort; la parificazione delle modalità di accesso alla professione di accompagnatore turistico a quelle delle altre professioni, quali la guida turistica e quella ambientale.

Gli obiettivi che si prefigge il nuovo Testo unico, si legge su Hotelmag, sono: ridisegnare la nuova governance del settore, necessariamente incentrata sui Comuni, dopo lo scioglimento delle Apt; migliorare la capacità competitiva delle strutture ricettive di tipo alberghiero attraverso una semplificazione delle norme e un ampliamento dei servizi offerti; chiarire ruolo e funzioni delle strutture ricettive extralberghiere; introdurre alcune disposizioni specifiche per le locazioni turistiche, alla luce della cosiddetta sharing economy; aggiornare le normative in tema di agenzie di viaggi, comprese quelle online, e di professioni turistiche.

Per quanto attiene più strettamente le strutture ricettive alberghiere, la legge regionale introduce la definizione di apertura stagionale, con la quale intende un periodo di apertura non inferiore a 3 mesi consecutivi e non superiore complessivamente a 9 mesi nell’arco dell’anno solare.

Per gli alberghi la novità principale è l’ampliamento delle attività erogabili anche ai non alloggiati. In particolare vengono previste: attività di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico; attività di vendita al dettaglio al pubblico nei limiti di un esercizio di vicinato; attività di centro benessere.

Anche i condhotel rientrano nel nuovo Testo unico del sistema turistico regionale, in base a cui gli esercizi alberghieri già esistenti (alberghi e residenze turistico-alberghiere) “possono riqualificarsi – alienando alcune unità abitative, dotate di servizio autonomo di cucina, che assumono la destinazione d’uso residenziale – trasformandosi in condhotel: tale nuova tipologia di struttura ricettiva ricomprende sotto un’unica gestione di tipo alberghiero anche unità abitative di proprietà privata, che fruiscono dei servizi alberghieri”.

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