Montagna senza neve:le misure del MiTur a sostegno di imprese e lavoratori stagionali

Ristori, utilizzo di risorse destinate al Covid ma non ancora utilizzate, ammortizzatori sociali per gli stagionali e redistribuzione dell’Imu per le aree disagiate. Sono quattro le misure allo studio del Ministero del Turismo per affrontare l’emergenza neve che ha investito gli Appennini. A illustrarle è stata il ministro del Turismo Daniela Santanché (nella foto) al termine del tavolo sulla montagna convocato questa mattina a via di Villa Ada. Un’emergenza che, dicono le Regioni e le associazioni di categoria che hanno partecipato all'incontro, ha già causato, finora, 50 milioni di euro di danni diretti.

“Come ministero abbiamo un fondo per finanziare gli investimenti sugli impianti di risalita e sull’innevamento e - ha spiegato Santanché - abbiamo deciso di lavorare sulla possibilità di ristornare gli investimenti che gli imprenditori hanno fatto nel 2022 e, quindi, di dare subito loro i denari investiti per avere risorse fresche”. Altra misura allo studio, la possibilità di "liberare i fondi Covid che alcune Regioni interessante hanno ancora in pancia, ma che - ha evidenziato il ministro - non possono essere utilizzate per altre finalità”.

Ammortizzatori
Sui lavoratori della montagna, Santanchè ha invece assicurato la volontà di affrontare insieme al ministro del Lavoro Calderone il nodo della cassa integrazione in deroga, a cui gli stagionali, ha ricordato il ministro, non possono avere accesso.  

Sulla necessità di reindirizzare le risorse Imu che oggi devono essere restituite a un fondo nazionale, Santanchè ha invece precisato: “In questo momento emergenziale sarebbe opportuno che queste risorse possano rimanere sul territorio. Anche con una misura temporanea da studiare”.

Amina D'Addario

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