Israele: la tregua fa bene al turismo. Presenze a più 36% a luglio e a più 29% nei primi sette mesi dell'anno

La tregua concordata a febbraio da Ariel Sharon e il leader dell'Olp Abu Mazen regge, è fa riprendere quota al turismo israeliano, che era stato messo gravemente in crisi dall'inizio della seconda Intifada. A luglio le presenze sono state 200.500, con un incremento del 36%. Il numero di turisti che ha visitato Israele nei primi sette mesi dell'anno si è assestato invece su 1,07 milioni, il 29% in piu' rispetto all'analogo periodo del 2004. Positive le ripercussioni sul Pil del paese, cresciuto del 5,6% nel secondo trimestre del 2005. Gli utili del settore turistico, una delle voci piu' importanti dell'economia israeliana, erano colati a picco nel 2000, con la ripresa delle ostilità tra palestinesi e israeliani. Gli attentati suicidi degli estremisti islamici, che spesso colpivano mezzi pubblici e locali frequentati dai turisti, avevano fatto crollare le presenze di oltre il 75%

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