Obbligatorie ma vietate:polizze in corto circuito

Obbligatorio proporre l’assicurazione, ma vietato venderla. È questo lo scenario che secondo Christian Garrone, responsabile della intermediazione assicurativa di Insurance Travel-I4T, potrebbe verificarsi a partire dal prossimo ottobre. In questa data, infatti, dovrebbe entrare in vigore l’Idd, ovvero la Insurance distribution directive, la direttiva europea che regolerà la vendita di assicurazioni. E il corto circuito potrebbe andare a crearsi con la sommatoria della direttiva sulle polizze con quella relativa ai pacchetti turistici, da poco diventata legge.

Gli effetti delle due direttive
La direttiva sulla vendita di assicurazioni, infatti, imporrebbe una serie di vincoli (il condizionale è d’obbligo, dal momento che si attende il decreto di recepimento) ai soggetti che vogliono far stipulare polizze ai propri clienti con un importo superiore ai 200 euro per persona per viaggio. In realtà, un limite simile esiste anche oggi, ma è fissato a 500 euro, cifra difficilmente raggiungibile con il premio di una polizza viaggio per persona.

“Un problema non da poco - spiega Garrone -: le polizze sono in media circa il 6% del valore del viaggio, con 4mila euro di viaggio non posso vendere l’assicurazione. Quindi penalizza una fascia di viaggi molto importante per le agenzie”.

Per vendere polizze oltre i 200 euro, sarà probabilmente necessario iscriversi a un elenco apposito nel Rui, il Registro unico degli intermediari, pagare una tassa, seguire corsi di formazione e avere un conto corrente a parte solo per le assicurazioni. Risultato: “Probabilmente poche agenzie andranno a iscriversi”. Del resto, il caso di polizze di assicurazione oltre i 200 euro non è sicuramente il più frequente.

Ma, a questo punto, si innesta la direttiva pacchetti che, “come già il codice del turismo,  prevede l’obbligo di proposizione della polizza - nota Garrone -: quindi, l’agente deve proporre una polizza assicurativa. Ma se non può venderla, allora come fa?”.

La possibile scappatoia
Una quota di agenzie di viaggi italiane si troverebbe dunque nella situazione di dover ottemperare per legge a un obbligo che un’altra legge impedisce loro di assolvere.

Ma, in attesa delle normative definitive, c’è una scappatoia che si potrebbe prefigurare: “Una delle strade è che la polizza sia venduta non  dall’agente ma direttamente dalla compagnia, magari con un codice sconto che l’adv fornisce al cliente”. L’importante è che l’agenzia non percepisca alcun compenso per quella polizza, dal momento che altrimenti figurerebbe come intermediario e, dunque, gli sarebbe richiesto di ottemperare agli obblighi previsti dall’Idd.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana