Tim Cook, Apple: serve un Gdpr anche per gli Stati Uniti

È stato un vero e proprio scossone per la maggior parte delle imprese italiane, turismo compreso. Tanto da diventare, in alcuni casi, il metro di paragone delle ‘sfide burocratiche’. Eppure, il Gdpr ha trovato un sostenitore Oltreoceano. E non uno qualunque: nientemeno che Tim Cook, ceo di Apple.

Il numero uno dell’azienda che ha rivoluzionato la comunicazione non ha dubbi: come riporta lastampa.it, il manager ha affermato di essere favorevole ad una legge federale sulla privacy, sul modello del regolamente generale sulla protezione dei dati entrato in vigore in tutti gli Stati dell’Unione europea.

La presa di posizione, tuttavia, non deve stupire troppo: il nodo della privacy è spesso stato un bavaglio di battaglia della mela morsicata nei confronti dei suoi competitor che invece di iOS utilizzano altri sistemi operativi. Per Cook, “gli utenti devono sempre sapere cosa viene raccolto e come viene usato”, afferma ancora il portale del quotidiano.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana