Mercato crocieristico del futuro: una potenza di fuoco da 150 miliardi

Una potenza di fuoco del valore di 150 miliardi di dollari, capace di generare un milione 177mila posti di lavoro: sono gli ultimi dati riferiti al settore crocieristico mondiale in base alle risultanze indicate nel report ‘State of the cruise industry outlook’ elaborato da Clia.
In base alla ricerca, saranno 32 milioni i crocieristi che si imbarcheranno quest’anno, quasi il 2 per cento dei flussi turistici globali. Da questo dato si evince l’enorme potenziale di sviluppo di un comparto che, anno dopo anno, macina numeri sorprendenti grazie anche ai piani industriali delle principali compagnie.

Numeri in crescita
Nel 2020 verranno infatti battezzate 19 nuove ammiraglie, con enormi benefici sia per l’industria cantieristica, in primis per Fincantieri, sia per l’indotto generato sui porti.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera infatti,ogni passeggero spende in media 376 dollari nelle città di primo imbarco e 101 dollari in ognina delle tappe successive. Sul fronte delle destinazioni più amate, svettano i Caraibi, con un 32 per cento delle preferenze, seguiti dal Mediterraneo, che raccoglie comunque un bel 17 per cento.

La svolta ecologica
“La domanda di crociere raggiunge nuovi record e si diversifica, mentre le compagnie accelerano i loro sforzi verso sostenibilità turistica e ambientale”, commenta Kelly Craighead, presidente e a.d. di Clia, sottolineando come “gli armatori sono all’avanguardia nella protezione e nella tutela delle destinazioni e nella coabitazione di viaggiatori e residenti”.
In primo piano nell’evoluzione delle flotte quindi, l’attenzione alle tematiche ambientali, con il 44 per cento delle navi attualmente in ordine che sarà predisposto per la propulsione a gas naturale liquefatto, mentre il 68 per cento della flotta attuale è già dotato di sistemi per la pulizia dei gas di scarico.

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